Comunità Ebraica di Casale Monferrato

 

TORNA A GENEALOGIE

 

Israeliti Casalesi

che più si distinsero

per chiarezza di personali virtù

vastità di sapere - ricchezza di censo

e disimpegno di pubbliche funzioni

da 1740

a 1852 incluso.

Tutti personaggi benemeriti

per nome e famiglia enunciati e registrati

in questo Volume dei Decessi

per opera di quel Valentissimo Uffiziale di Stato Civile

che fu

Il Rabbino Maggiore Isac Jona Ghiron di v.m.

e per breve tratto

da suoi successori.

 

Ivi compresi

Particolari casi (seppur di lieve importanza)

accaduto a diversi correligionari

in vari tempi

a Ricordo

  

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Rabbini e Vice Rabbini

 

1. GHIRON Vice Rabbino Giuseppe Vita Ezechia

morto 15 Ottobre 1746. Nessun Necrologio. Forse

a que'tempi per mancanza di scrittori d'ebraico.

 

2. BACHI Vice Rabbino Moise Jacob

morto 17 Luglio 1754. Nessun Necrologio.

 

3. GHIRON Vice Rabbino Jacob Davide

morto 22 Agosto 1769. Nessun Necrologio.

 

4. DELVECCHIO Rabbino Maggiore Sabato Graziadio

morto 19 Marzo 1776. Nessun Necrologio.

 

5. GHIRON Vice Rabbino Leon Vita

morto 14 Febbraio 1779. Nessun Necrologio.

 

6. BACHI Rabbino Maggiore Sanson Lazzaro

morto 18 Marzo 1785. Nessun Necrologio.

 

7. TREVES Rabbino Maggiore Ezechia Iàchiel Vita

morto 21 Dicembre 1811. Conciso pur saliente Necrologio.

  

8. BACHI Rabbino Maggiore Emilio

morto 11 Febbraio 1813. Breve Necrologio.

 

9. DELVECCHIO Vice Rabbino Salomone Davide

morto 14 Gennaio 1822. Conciso significante Necrologio.

 

10. LEVI ZECUT Rabbino Maggiore Mosè

morto 21 Luglio 1823. Conciso pur saliente Necrologio.

 

11. GHIRON Rabbino Maggiore Isac Jona

morto 28 Febbraio 1834. Reggente l'Ufficio di Stato

Civile e dal 1800 compilatore e scrittore dei presenti libri.

Vedi affettuoso pur saliente Necrologio dettato in

ebraica favella dal di lui figlio Maestro Moise

Salvador a seguire le orme del Sig. suo Padre.

 

12. LEBLIS Vice Rabbino Samuel Vita

morto 11 Febbraio 1841. Conciso pur saliente Necrologio.

 

 

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Insegnanti

 

 1. GHIRON Moise Salvador figlio al sullodato Rabbino Maggiore

Isac Jona. Sopravvisse per pochi giorni al Padre.

Morto a 7 Aprile 1834. V.Breve Necrologio.

 

2. DEANGELI Salom Lazzaro

Morto 4 Marzo 1841. Breve Necrologio.

 

 

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Ministri Officianti

 

 

1. PAVIA Davide

Morto 3 luglio 1762. Nessun Necrologio

 

2. MESTRE Donato Aron

Morto 31 agosto 1828. Accenno

 

3. SEGRE Salvador Davide

Morto 21 gennaio 1801. Accenno

 

4. LEVI Salom Abram

Morto 4 marzo 1841. Conciso pur saliente Necrologio

 

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Patrioti Volonterosi Casalesi

datisi a studii della Torà e Sacra teologia.

Altri

datisi a studi letterarii e scientifici

Altri

ricchissimi di censo

pur modesti - d'animo liberale - benefico

Altri infine

abili amministratori

dell'Azienda del Sodalizio Religioso

Promotori zelanti del pubblico bene.

 

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1. MORELLO Simon Vita

Presidente dell'Amministrazione Israelitica

Morto 2 aprile 1779. Accenno a ricordo.

 

2. PAVIA Giuseppe Vita

Amministratore dell'Opera di Beneficienza.

Morto 24 giugno 1805. Breve accenno a ricordo.

 

3. LUZZATI Abram Salom, detto Abramino Luzzati

Segretario della rinomata Ditta Bancaria

Pavia Morello e Segre con titolo di Vice Rabbino

ad onore. Dotto in sacre lettere e scienza

talmudica. Cultore ardente di lingue nazionali

ed estere.

Morto 8 novembre 1810. Conciso pur saliente Necrologio.

 

4. SACERDOTE Giuseppe Moise

Amm.re dell'Opera Pia di Beneficienza.

Morto 11 novembre 1810. Accenno a Ricordo.

 

5. VITTA Emilio

Uomo raro e rinomato per ricchezza di censo,

doti di spirito e segnalate virtù.

Morto 20 dicembre 1820. Conciso pur saliente Necrologio.

 

6. LEVI Bellom

Studiosissimo di Torà e Fervente Israelita.

Morto in giovane età 12 aprile 1828.

Vedi Necrologio.

 

 

7. SEGRE Marco Raffaele

detto l'Avvocatino Segre. Dotto ed esperto in

scienza legale. Da tutti che l'avvicinavan

amato ed apprezzato per rettitudine d'animo

e generosità di cuore.

Morto 20 maggio 1829. Vedi onoranze di funerali

e meritatissimo ampio Necrologio.

 

8. SACERDOTE Marco Raffaele (dei Leonino)

Membro anziano del Consiglio di Amministrazione.

Morto 21 ottobre 1831. Accenno a ricordo.

 

9. PAVIA Giuseppe Benedetto

Membro anziano del Consiglio di Amministrazione

e dell'Opera Pia di Beneficienza. Pio benefico.

Morto 19 maggio 1837. Accenno a ricordo.

 

10. GHIRON Elia Vita

altro dei figli del Rabbino Isac Jona.

Segretario eletto da questo Consiglio Amministrativo

Israelitico.

Morto improvvisamente a 49 anni 21 giugno 1846.

Accenno a ricordo.

 

11. DELVECCHIO Samuele Emanuel

Distinto Bibliofilo. Segnalato cultore di lettere

bibliche e rabbiniche.

Morto 4 dicembre 1846. Accenno a ricordo.

 

12. FIZ Isac

Altro fra gli Amministratori di questa Comunion

Religiosa Israelitica.

Morto 25 marzo 1849. Accenno a ricordo.

 

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Donne di bella fama

 

1. PAVIA Bianchina

Vedova di Levi Salomon Moise da Vercelli.

Gentildonna d'affabil carattere, d'animo generoso

caritatevole.

Morta 3 agosto 1831. Accenno a ricordo.

 

2. GHEDILIA Ventura

Moglie che fu all'Esimio Barone Gius.Raffael Vitta.

Non diversa dalla sullodata Signora Pavia per

gentilezza di modi - bontà d'animo e caritatevoli opere.

Morta 3 aprile 1837. Accenno a ricordo.

 

Casi diversi

occorsi ad individui di questo religioso Sodalizio

stati registrati

in questo libro dei Decessi

per volere

di quel diligentissimo Uffiziale di Stato Civile

che fu

il Rabbino Ghiron Isac Jona

e per brevissimo tratto da suoi successori.

 

 

1. SACERDOTE Emilio

del fu Emanuele di Annover (Alemagna) soldato di

armata Austriaca qui capitato allora dell'invasione

dello Stato Sardo per opera dell'esercito austro-

russo nel 1800. Accenno a ricordo dell'invasione

Morto 31 gennaio 1800.

 

2. NORZI Beniamino Isacco

Disgrazia e morte 13 ottobre 1809. Narrazione.

 

3. GHIRON Giuseppe Vita

Morto istantaneamente 9 marzo 1810. Narrazione.

 

4. LEVI Lazzaro

Suicidio per annegamento.

Morto 23 luglio 1810. Lunga dettagliata narrazione.

 

5. VITTA Anselmo

Disgrazia per via e morte

Morto 10 agosto 1810. Lunga dettagliata narrazione.

 

6. JACCHIA Ghedilia

Bambino decesso 25 agosto 1810. Data che segna il

giorno, mese ed anno dell'apertura, solenne

Consacrazione e tumulazione di prima salma in nuovo

Israelitico Cimitero.

 

7. MUGGIA Sansone

Morto istantaneamente 9 dicembre 1822. Accenno.

 

8. SACERDOTE Jacob Lazzaro

Per via a' suoi commerci, e morte istantanea a

3 agosto 1823. Narrazione.

 

9. LEVI Raffaele

Imprevidenza giovanile. Rimpianta morte

31 ottobre 1828. Lunga dettagliata narrazione.

 

10. TREVES Ricca

da Torino. Morte istantanea

12 gennaio 1832 . Accenno.

 

11. SEGRE Bonajut

in bagno a fiume Po. Morte per annegamento

3 luglio 1836. Accenno.

 

12. OTTOLENGHI Sansone

Milite di Guardia Nazionale. Morto 15 maggio 1851.

Primo tra gl'Israeliti di questa Casale che la

Comunion Religiosa a segno di giusta ben dovuta

Eguaglianza tra Cittadini d'uno stesso Stato -

vidde onorato d'imponente accompagnamento funebre

da numerosa schiera di suoi Commilitoni

in arme e assise. Accenno a ricordo.

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Bachi Emilio Rabbino Maggiore -

morto 18 febbraio 1813 

Rabbino Maggiore dell'Università Israelitica di Casale e di quelle del Monferrato. Morì in età di 88 anni. Ebbe solenni, imponenti funerali.

 

Bachi Salomon Moise -

morto 10 marzo 1837

Sohèt, Bodèk e Tochiah della Cheilà. Ebbe onori di sepoltura.

 

Deangeli Salom Lazzaro

morto 27 dicembre 1835

 Dotto d'ebraiche lettere e Teologia, Insegnante in Iscuola aperta pei poveri. S'ebbe onorata sepoltura.

 

Delvecchio Samuel Emanuel -

morto 4 dicembre 1846

Diedesi per tutta sua vita ad istudi della Torà, e rabbinici commenti. Possedeva biblioteca importante.

 

Ghidilia Vitta Ventura -

morta 3 aprile 1837

 Moglie di Giuseppe Raffael [Vitta], donna di rara modestia e affabilità di carattere, religiosa, benefica, fu perdita dolorosa in ispecie pe' miseri. I funebri riuscirono mesti, solenni.

 

Ghiron Bella Regina -

morta il 8 gennaio 1815

(Nota dell'Uff. dello Stato Civile Ecc.mo Rabb.Ghiron Isac Jona)

Fu questa la mia carissima consorte, compagna di mia esistenza. Sopravvenutale nel S.Tempio nell'ora della Tefilad Mussaf forte emorragia, a nulla valsero la scienza medica e le cure assidue, e perì, me misero! a questa data.

 

Ghiron Elia Vita -

morto 21 giugno 1846

Morì a 49 anni per assalto apoplettico. Coperse per vario tempo la carica di Segretario di questo Consiglio Amministrativo. S'ebbe onorati funebri. Lasciò buona fama di sé.

 

Ghiron Giuseppe Vita -

morto 9 marzo 1810

Fu trovato morto nel proprio letto senza che di precedenza abbi lamentato minimo male. A giudizio de' medici la morte avvenne per causa di eruzione di sangue in qualche lato del corpo. Preservi Iddio il popolo suo Israele da così luttuosi, strani avvenimenti!

 

Ghiron Isac Jona Rabbino Maggiore -

morto 28 febbraio 1834

Hahàm (Saggio)

(Nota dettata in ebraico, come d'uso allora, dal Maestro Ghiron Moise Salvador figlio del sullodato Rabbino, nominato poi successore al Padre suo nella carica di Ufficiale del Registro Civile.)

A questa data 28 febbraio 1834 fu dall'alto chiamata a Dio l'anima del mio ottimo genitore Precettore e Maestro, ch'avventuratamente io m'aveva a gloria e vanto d'essergli figlio. Era rivestito dell'eminente carica di Rabbino Maggiore di questo Sodalizio Religioso di Casale e di quelli del Monferrato. Fu tolto a' suoi cari di famiglia, e a questa Spettabil Comunion Religiosa nella grave età di 85 anni per esaurimento di forze, in causa della vecchiaia, e con men lunghe sofferenze. Di Lui potrebbe dirsi come del Gran Mosè delle Sacre Carte, il quale s'ebbe per tutta la durata di sua vita veneranda, imponente prosperevol presenza a tutt'invigilare, a tutto prevedere e provvedere, non meno che possente- fulgido- maestoso sguardo, ond'un gran popolo nato e voluto schiavo a' suoi alti santi ideali imperiosamente sommetteva- e a Lui stringeva.

Compieva Egli mio Padre rigidamente tutt'i doveri incumbenti al suo ministerio; ed essendone libero, giorno e sera stavasi tra libri a studi della Torà, ed innumerabili commenti. Alzavasi costantemente di notte due ore prima dello spuntar dell'alba a studi e preghiere per la redenzion d'Israele. Nell'ore prefisse per le orazioni fu sempre de' primi al S. Tempio e l'ultimo a sortirvi.

Modestissimo, lasciò di non volere ( come di prammatica ne' casi di morte di Rabbini) nessun Espèd (esequie pompose), come nessun elogio funebre, volendo che la sua scomparsa segua come quella del più umil mortale; e per di più (certo per ragioni sue proprie) dispose che, trasportato il feretro al cimitero, la sua salma, così coperta delle bianche vesti, fosse tolta di dentro della cassa, e calata per gradi nella fossa.

Fu seppellito di venerdì con seguito di tutti d'Israele pochi momenti prima della consacrazione della festa sabatica. Valgano le virtù di tant'uomo a meritarci le grazie del Cielo; e s'abbi Lui, venerando Rètore nostro, eterna quiete, e sede tra'giusti.

 

Ghiron Moise Salvador -

morto 7 aprile 1834

Figlio del fu sullodato Gran Rabbino Isac Jona, abile insegnante in queste scuole; Fu appena in tempo di tessere breve elogio del proprio Padre più sopra segnato. Gli sopravvisse, misero ! per pochi giorni ! Fu per questa Comunione perdita assai lamentata. S'ebbe onorata sepoltura.

 

Jacchia Ghedilia -

morto 31 ottobre 1810

Segna il n.1 dei tumulati nel Cimitero nuovo.

 

Leblis Samuele Vita -

morto 18 febbraio 1841

Vice Rabbino di nomina del Consiglio Amministrativo- funzionante in questa Cheilà; Uomo di rigidi, severi costumi; Moel (Circoncisore) di mano ferma- secura, preferto sempre;- ministro officiante in questo S. Tempio; il servizio Divino sortiva ottimo effetto pel modo con che impressionava l'uditorio; Più che tutto compiacevasi di starsi in preghiere e studi della Torà;- Timorato d'Iddio lasciò traccie così sentite di sua pietà, da indurre a duolo questa Comunità, che ne rimpianse lungamente la perdita. S'ebbe mesta, solenne sepoltura.

Ci ajuti il Cielo di sue pietose ispirazioni a scelta di successore ricco di tanta religiosità e devozione.

 

Levi Bellom -

morto 12 aprile 1828

Morto in giovane età dopo lunghe sofferenze... Davasi a lunghi studi della Torà... Religiosissimo visse e morì rassegnato. S'ebbe degna, onorata sepoltura.

 

Levi Lazzaro -

morto 23 luglio 1810

Partito di casa verso le due dopo di mezzogiorno, disse di recarsi in un vicino villaggio per affari e costeggiando il fiume Po si arrestò in sito prestabilitosi dove il fiume correva a precipizio e quivi, deposti senza pur commuoversi vesti, scarpe e cappello, in un con suo scritto nel quale notava che spingevasi al triste passo per liberarsi dalle molestie de' suoi creditori, si gettò di fatto nel fiume e disparve tra l'onde. Dopo poche ore furon portati in città le vesti e lo scritto. Ma non valsero subite ricerche in siti diversi del fiume a rintracciarvi il cadavere sino al mattino che galleggiante il corpo alla superficie dell'acqua, fu tratto a riva da un mugnaio. Trasportato in casa propria, ebbe sepoltura secondo il rito dopo del mezzodì.

 

Levi Moise Zecut Gran Rabbino -

morto 21 luglio 1823

A questa data volò al Cielo l'anima di quel distintissimo e virtuosissimo savio che fu Levi Moise Zecut, valente scrittore e dotto in lettere ebraiche e sacra teologia. Gran Rabbino reggente la cattedra di Casale e Presidente delle sessioni Generali amministrative delle varie Comunioni Religiose del Monferrato. S'ebbe generale rimpianto, e dovuto onore di solenne, mesta sepoltura.

 

Levi Raffaele -

morto 31 ottobre 1828

Invitò un suo amico cattolico a visita di un argine di recente costrutto in una sponda del fiume Po. Scorsero insieme per poco lungo l'argine; ed essendosi l'amico che eragli compagno allontanato di quanto Egli, il Levi, di focoso, impetuoso istinto, pur imprudente scese dall'argine e d'un salto lanciossi su di un burchiello da pescatori lasciato libero a riva del fiume. Per effetto di questa repentina scossa, il burchiello fu sobbalzato tra l'onde, che il povero giovine mal potè domare, e non avendo tra mano alcun remo, o ch'altro a trarsi in salvo, fu miseramente travolto fra burrascosi fiotti del fiume. Prontamente ricercato, e rinvenuto per cura della Congregazione di quest'Opera Pia di Israelitica Beneficienza, ebbe sepoltura in questo cimitero.

Debbesi aggiungere che la fu questa terribil sciagura pel vecchio padre e numerosa famiglia, la quale dal provento de' lavori di quel caro lor figlio, di professione vetturale, ritraevano il sostentamento giornaliero. S'ebbe quel povero giovane generale rimpianto, specie fra cattolici, tra quali contava non pochi amici.

 

Levi Salom Abram -

morto 4 marzo 1841

Sopravvisse per poco al suo carissimo collega prelodato Vice Rabbino Leblis col quale perfettamente accordava in punto a sentimento religioso. Aggiungasi che non s'appigliò mai a rami di commercio d'alcuna sorta, salvo che di cose riferentesi a religione. Comprava e vendeva Libri sacri e Taledod, e di propria mano dava opera a fare filaterii (Tefilin e Mezuzod) pelle richieste della Cheilà. S'occupava assai di letture e studi d'ebraico. Eccelleva nello scrivere merubàghu, ch'è a dire caratteri a stampa d'ebraico, a tanto che iniziò e pose fine a lunghissimi, pazienti lavori d'interi Sefarim in pergamena e pelle, tuttodì in uso in varii Oratorii d'Israele. Di tempra forte e robusta, esercitò per moltissimi anni di sua vita la sacra missione di Hazàn Caàl, Ministro Officiante di questa Università a' stipendi della Comunion Religiosa. Possiedeva per dono del Cielo un timbro di voce sonante sì, e gradevole che spesso, e segnatamente nelle grandi Solennità- era un'accorrer sollecito di tutti uomini e donne al Tempio, ad intenderne le belle, sacre, tonanti melodie.

Visse parco e modesto con sua piccola famiglia; e morì lasciando poco, o niente di suo, certa conseguenza di una professione ch'è appena se dà quel pochino bastevole ad umilmente trarre la vita, e in pace finirne. S'ebbe onorata sepoltura.

 

Luzzati Abram Salom -

morto 8 novembre 1810

A questa data passò all'eternità, tra i beati, l'Egregio Collega Vice Rabbino Abramo (o come lo si diceva) Abramino Luzzati versatissimo d'ebraiche lettere, dotto in scienze talmudiche e razionale Teologia,e virtuoso sino allo scrupolo.

Fu tumulato nel giorno sovra segnato poco dopo l'orazione della Minhà. Per effetto di sua rara modestia, nel suo testamento lasciò scritto che i suoi funebri succedere dovessero spogli affatto di ogni pompa, non dissimili d'uno qualsiasi tra i Correligionari concittadini, tutti eguali in Israele. Più statuì di non volere dopo di sua morte nessun'aggiunta al proprio nome di famiglia, e così di non esser ricordato col titolo di Vice Rabbino, ommettendo anche le passeggiate di prammatica, ch'è a dire i sette giri tutt'attorno al feretro prima dell'interramento... com'altresì dichiarò di volere tralasciata ogni maniera d'elogi al suo indirizzo dopo di suo decesso, che disse inopportuni, più ch'altro fallaci, da non farne conto.

 

Mestre Donato Aron -

morto 31 agosto 1828

Esercitava nella Cheilà di Genova gli uffizi di Sohèt, Bodek e Hazàn. Recatosi qui in Patria per cura d'inveterata malattia vi soccombette malgrado. Ebbe meritato onore di solenne, mesto accompagnamento funebre al camposanto.

 

Muggia Sanson -

morto 9 dicembre 1822

Dopo di cena in famiglia, stando per coricarsi stramazzò al suolo colpito da apoplessia. Morì istantaneamente. Fu seppellito dopo tre giorni.

 

Norzi Beniamino Isacco -

morto 13 ottobre 1809

Cadde discendendo da una scala, diè fortemente del capo nel muro, tanto che smarritigli d'un subito sensi e ragione, vi lasciò miseramente la vita poche ore appresso, verso mezzanotte.

 

Ottolenghi Sanson -morto 15 maggio 1851

 

Milite nella Guardia Nazionale. S'ebbe l'onore di accompagnamento funebre con musica e una Compagnia di Commilitoni in armi e assise.

 

Pavia Bianchina -

morta 3 agosto 1831

Vedova di fu Levi Salomon Moise da Vercelli, gentildonna di generoso animo, consolatrice e sostegno de' miseri.

 

Pavia Giuseppe Benedetto -

morto 19 maggio 1837 

Membro anziano del Consiglio di Amministrazione Israel. e dell'Opera Pia di Beneficienza. Religioso, benefico, s'ebbe numeroso, solenne accompagnamento funebre.

 

Sacerdote Jacob Lazzaro -

morto 3 agosto 1823

Partissi da Candia per Monti a' suoi commerci. Fatte poche miglia di strada svenne, e cadde al suolo, sobbalzando di groppa del mulo di sua cavalcatura. Portato a braccia da pietosi sino a Bozzoli, paesello più vicino, ricadde in altro deliquio, che lo trasse a morte. Si mandò quivi per averne la salma e fu in nostro cimitero seppellito.

 

Sacerdote Marco Raffael -

morto 21 ottobre 1831

Membro del Cons. di Amm. Israel. di Casale e della Deputaz.... delle Comunioni Religiose del Monferrato. In occasione di sua morte i suoi figli largheggiarono in opere di beneficienza verso i poveretti.

 

Segre Bonajut -

morto 3 luglio 1836

Recossi a bagno a fiume Po, vi perì annegato. Rinvenuto fu in nostro campo santo seppellito.

 

Segre Marco Raffael -

morto 20 maggio 1829.

A questa data- poco prima della mezzanotte, fu sgraziatamente colpito da male gravissimo personaggio esimio, l'Egregio Marco Raffael Segre. A tanto giunse la crudezza del male che, non appena trascorse tre ore di tempo mentre tra ansie e pene- da non pochi per tutto, e ovunque correvasi per ajuti dell'arte salutare, quel distintissimo uom d'Israele rendeva rassegnato l'anima al suo Creatore, all'Uno Iddio, ch'ei di cuore adorava.

E' a dirsi come di cosa da tutti saputa, che gli fu quest'Egregio, che dicevasi l'Avvocatino Segre, uomo incomparabile per logica schietta e severa a giudizio e patrocinio di liti civili conformemente alle Leggi di Stato. L'autorevole sua voce era sempre con venerazione intesa e benevolmente accolta tra i Reggenti di questa Comunion Religiosa, e fra i Grandi della Provincia che cuoprivan eminenti cariche di Stato. Era voce che tutto, o pressochè tutto che correva a lui per consigli era egli largo per virtù di dolcezza di modi e saggezza di insinuazioni a distorre da mali fatti, e a rimanere nella legale ragione; al povero dava sovvenzioni di proprio denaro, e paterni incoraggiamenti a darsi a virtù, a lavoro; non tollerava ingiustizie; stava saldo in breccia a combattere insulsi, vieti pregiudizi a danno de' suoi fratelli di Fede; tra' quali, ove avveniva alcun che di male, mirava sollecito ad attenuare e allontanare. S'inframmetteva pietoso con prudente, savia parola a ritorno della pace tra famiglia e famiglia, tra privati e privati; a tanto che il nome di tant'uomo suonava gradito per tutte parti di questa Provincia del Monferrato, pur di cattolica Fede..

La sua dipartita fu causa di amaro rimpianto e lungo sentito duolo presso di quest'israelitica Comunione. Furongli fatti mesti, solenni funerali con seguito di pressochè tutta quanta la Comunion Religiosa, e numerosissimo corteo di concittadini Cristiani di tutt'i Ceti, non uno escluso.

 

Treves Ezechia Iachiele Vita-Rabb.Magg.-

morto 20 dicembre 1811

A questa data, nel venerdì sera, ora dell'inizio delle sabatiche orazioni, disparve di mezzo di noi, e volò in cielo a Dio, Egli che, in terra si predistinse per santità di affetti e portamenti- per meriti di religiosità inappuntabile, Egli che, senza tema di cadere in iperbole- potrebbesi definire siccome altissimo uomo per scienza teologica e cittadine virtù, a niuno secondo, e il dicasi pure, per altre sue doti lustro del secolo;- Questi fu il gran Rabbino Treves Ezechia Iachiele Vita che malgrado nostro côlto da morbo irreparabile- volse per Divino cenno ad eterna quiete e soavità di affetti, lasciando qui noi frammezzo a diuturne incertezze d'animo- non mai finite fatiche- non mai finiti sospiri !.!...

S'ebbe degni, onorevoli funerali nella successiva domenica.

 

Vitta Anselmo -

morto 10 agosto 1810

A questa data Vitta Anselmo volse di casa sua con carro e cavallo proprio in compagnia d'un suo figliolino per recarsi a mercato in Occimiano come suo solito di ogni settimana. Fatto appena un quarto di miglia di strada passa lor da vicino un focoso cavallo bianco trascinante altro veicolo, dal che successe che il cavallo del povero Vitta, acceso da baldo furore di superare in agilità la bestia vicina, rotto ogni freno, si diè a cieca e precipitosa corsa tanto che, dato di urto contro d'altro cavallo e carro che venivagli di fronte, rovesciò fortemente a terra il carro con entrovi quei poveri padre e figlio Vitta, tanto che l'Anselmo padre, dato del capo in terra, n'ebbe la cassa del cranio siffattamente sgominata, sconvolta che, perduto d'un tratto l'uso de' sensi e della favella, a nulla valsero più cacciate di sangue, e altre più ricercate, sapienti cure a rinvenirlo. Soggiacque misero ! al male due ore prima del cominciare del Sabato.

I funebri di quel rimpianto laborioso israelita seguirono dopo compiuta la sabatica festa, a ore due di sera. Preservi Iddio il popolo suo Israele da altri consimili avvenimenti !

 

Vitta Emilio -

morto 20 dicembre 1820.

Emilio Vitta gloria e vanto dell'Università Israelitica di Casale. Furon tanti gli atti di bontà, di carità di quest'Egregio, ed ebbe personali pregi e virtù tali e tante, che di vero mal saprebbesi come tutte diffusamente e degnamente enunciarle. Certo è, a dir tutto, ch'ormai qui fra noi, più non evvi alcuno a sostituire anche in minime proporzioni uom così raro! S'ebbe funebri onorati, solenni.

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UNA CONVERSIONE FORZATA

 

1816 il 3 Settembre 

Nota del Compilatore dello Stato Civile d'allora Ecc.mo Rabbino Ghiron Isac Jona - Versione dall'ebraico.

 

 A questa data certa Levi Vittoria di Elia diè alla luce un figlio. Pendente la gravidanza e dopo seguito il parto disse d'esser stata violentata da un popolano cattolico, noto per povertà di condizione, e peggio per esser dedito ad ozio e vizio. Dopo di tale dichiarazione, ripugnava d'esser tratti a dover gettare per così dire a due mani una creatura innocente all'arbitrio d'uom cosiffatto, che di certo sapevasi esserne l'unico autore, e colpevole padre; e capace altresì - pur dando al bambino il proprio nome - d'abbandonarlo come inutil fardello d'ossa umane in un qualche Asilo d'Esposti a danni peggiori.

 

Sostenevasi a quei dì dal Rabbino locale che, a mente di aforismo costante in Teologia debitamente sanzionato da massime autorevoli di Collegi Rabbinici, rimaneva stabilito che " Ove avvenga che un neonato venisse a luce per unione di femmina d'Israele con un ischiavo, od altro che sia di Fede Religiosa diversa, quel neonato abbi ad esser trattenuto, e serbato alla Fede d'Israele."

 

Onde i rappresentanti della Cheilà s'apprestavan volonterosi a provvedere intanto a Spese del Sodalizio per l'ufficiatura della milà, e di tutto che fosse occorso di seguito.

 

Resasi pubblica la cosa, il Vescovo di questa Diocesi mandò tosto per il (poco onesto) genitore cristiano, e per la levatrice parimenti cristiana i quali d'una voce affermarono il vero di quanto sopra è riferto, in un colla fatta confessione della puerpera: Così avvenne che Monsignor Vescovo di Casale non attese che quel bastardino fosse da ebrei circonciso, e tanto fece che l'Addetto all'Ufficio di Commissariato di Polizia di Città ordinò (ben'inteso senza dirne ombra di ragioni) lo strappo immediato di quel povero bambino dal recinto del Ghetto.

 

Questa Ordinanza Commissariale - è a credersi per irrisione - ebbe appuntino la sua piena esecuzione la sera stessa precedente il voluto giorno della circoncisione (cosidetta la Veglia) mentre parecchi Fedeli recitavan preghiere di circostanza, allora che, penetrati otto soldati in armi nella stanza della puerpera, senza pur dir verbo, tolsero il bambino dal seno della madre ebrea... e via di corsa a farne un cristiano....

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 1898 Nota - Bella gloria davvero !!! Che ne sarà poi avvenuto di quel Cristianino salvato per la grazia d'Iddio ?... Chi ne sa ?... E adesso ?... In Paradiso !!?...Tra gli Angioli !?..